martedì 5 maggio 2020

STEP#12a "Ri-scaldare" nella Storia della Tecnologia Medievale

La storia del Camino

Nello step #08 "Ri-scaldare" nella Storia della Tecnologia avevamo iniziato a intravedere in che modo l'uomo, già intorno al I sec a.C,  avesse cominciato a portare il calore nelle proprie abitazioni e negli edifici della città sviluppando il concetto stesso di focolare. Con l'obiettivo di ripercorrere questa sotto-trama della storia, che vede l'uomo vero e unico artefice del proprio destino, non possiamo che menzionare gli strumenti attraverso i quali, nel corso dei secoli, è stato sviluppato il processo di addomesticamento del fuoco e il suo intrinseco uso per scaldare, illuminare e cucinare.

Di base sappiamo che prima del XIII secolo il fuoco domestico, soprattutto nelle abitazioni più modeste, era allestito in focolari posti al centro degli ambienti con un foro ricavato nel tetto per la fuoriuscita del fumo, sebbene il posizionamento faceva sì che il calore si diffondesse in modo uniforme negli ambienti adiacenti percorrendo una traiettoria radiale, molteplici erano gli svantaggi legati a questa soluzione: in primis i fumi emessi circolvano liberamente e  altresì per via di quelli che erano i materiali da costruzione impiegati nelle case, prevalentemente legno e paglia, gli incendi erano molto frequenti [1].

Sarà a partire dal XII secolo che la sempre maggiore diffusione di nuovi materiali costruttivi, quali pietra e mattoni, rese possibile dapprima nelle case nobiliari e in seguito nelle case più modeste, il trasferimento del focolare dal centro degli ambienti a ridosso delle pareti. In Italia il cosidetto camino a parete, di origine nord europea, fa la sua comparsa tra il 1200 e il 1300 [2].

Illustrazione di Camino a Padiglione.

Sebbene dotati di una canna fumaria in pietra, che garantiva il convoglio dei fumi verso l'esterno i primi camini a parete detti a 'a padiglione' rappresentavano un ingombro importante poichè completamente aggettanti rispetto alla parete lungo la quale erano posizionati e inoltre la presenza dei fianchi scoperti rendeva il tiraggio difficoltoso e non si aggiungeva nulla in termini di sicurezza.

Per ovviare a questi problemi e per favorire la diffusione del caminetto nei diversi ambienti della casa si sviluppa una tipologia di camino intermedia tra il camino a muro che conosciamo oggi e il camino a padiglione: ovvero un camino incassato per metà nello spessore del muro, a favorire il tiraggio e ridurre l'ingombro. 
Tra il 1300 e il 1600 tra i molti che attenzionarono questi aspetti di carattere costruttivo e architettonico si affiancarono figure che con piccoli accorgimenti o soluzioni del tutto nuove cercano di apportare dei miglioramenti da un punto di vista funzionale.
Appartenenti a questa seconda categoria ricordiamo Leonardo Da Vinci che nel " Codice Atlantico" propone uno studio originale sull'alimentazione della fiamma, realizzata con una presa d'aria esterna a imbuto [3].


Illustrazioni tratte dal "Codice Atlantico" raffigurante il sistema di alimentazione della fiamma a imbuto.








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